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Il Decreto attuativo sul Porto Libero e il caos da esso generato – vediamo di capirne di più

Trieste gru

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L’associazione UE “North Adriatic Ports Association” raggruppa quattro Porti del Nord Adriatico: il Porto di Venezia, il Porto di Koper, il Porto di Rijeka ed infine il Porto Franco INTERNAZIONALE di Trieste.
Ecco la descrizione che parla dell’extraterritorialità:

“Il Regime Legale Speciale del Porto Libero di Trieste
Il porto commerciale e industriale di Trieste beneficia di disposizioni speciali stabilite dal trattato di pace di Parigi del 1947. Per quanto riguarda il tipo di operazioni da svolgere, gli operatori possono optare per il trattamento doganale più favorevole, scegliendo tra le procedure doganali comunitarie e Regime libero di Porto. Secondo la normativa speciale, l’area Free Port è considerata al di fuori del territorio doganale dell’UE.”

Il Decreto attuativo (?) fa riferimento al Trattato di Pace del 1947 ed in modo particolare all’allegato VIII dall’articolo 1 all’articolo 20.
Silenzio da tutti i 39 consiglieri comunali, fatta eccezione per il Capogruppo della lega Nord in consiglio comunale Paolo Polidori, che conoscendo lo status del Porto Franco Internazionale si è allarmato in modo specifico sull’extra-doganalità e con varie dichiarazioni ha richiesto che il presidente D’Agostino riferisse in consiglio comunale il dettaglio dei contenuti del Decreto.
Suggeriamo al consigliere Paolo Polidori, senza scomodare il Dott. D’Agostino, di chiedere direttamente al Sindaco Roberto Dipiazza, quale componente del “Comitato di Gestione dell’Autorità del Sistema Portuale del mare adriatico Orientale” in qualità di rappresentante del Comune di Trieste. È stato prorio il Comune di Trieste a designare il proprio componente in seno all’Organo Collegiale, vedi la nota prot. “Autorità del Sistema Portuale” 10749/P d.d. 27.12.2016.
Il Decreto n. 1522 dell’Autorità Portuale del 27.3.2017 specifica che “i componenti del Comitato di gestione designati dalle Regioni, dai Comuni ovvero dalle Città metropolitane debbono possedere i medesimi requisiti previsti per i Presidenti delle AdSP, (…) la completa conoscenza e padronanza degli assetti normativi e, soprattutto, dei problemi, delle dinamiche socio-economiche, delle realtà operative e dei profili ‘pratici’ del ‘settore’ (…) CONSIDERATO che è stata condotta una approfondita analisi circa le competenze professionali del componente così designato dal Comune di Trieste”.
Stessa procedura anche per la designazione del proprio rappresentante da parte della regione FVG nella persona di Debora Serracchiani, seguita dal rappresentante della Direzione Marittima di Trieste Luca Sancilio.
Riportiamo quindi la composizione del Comitato:

⁃ Zeno D’Agostino, Presidente del Comitato di gestione, in qualità di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale;
⁃ Debora Serracchiani, Componente del Comitato di gestione, in qualità di rappresentante della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;
⁃ Roberto Dipiazza, Componente del Comitato di gestione, in qualità di rappresentante del Comune di Trieste;
Luca Sancilio, Componente del Comitato di gestione, in qualità di rappresentante dell’autorità marittima, con facoltà di designare il Comandante del Porto di Monfalcone per gli specifici argomenti di competenza allorché le procedure per l’acquisizione di detto porto al Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale saranno completate

C’è ancora qualcuno che aspetterà di leggere il “ Decreto attuativo per il Porto” che cita il TdP e l’allegato VIII dall’art. 1 al 20 ?

P.R.


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