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Giudici italiani nel Tribunale di Trieste!

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Il principale ostacolo alla finalizzazione del Territorio Libero di Trieste è la Magistratura italiana che in questi anni è stata messa a dura prova dalle azioni e dai ricorsi da parte dei Triestini; i quali in forza anche delle leggi italiane, richiedono giustizia da parte dei giudici che esercitano nel foro di Trieste. Purtroppo, le tattiche che l’elite utilizza all’interno del palazzo di “giustizia”, sono sottese a fiaccare i ricorrenti, tramite l’allungamento dei processi “Sine Die”.
Nonostante ciò, qualche risposta l’hanno dovuta dare, anche se grottesca e Kafkiana, hanno paragonato il Free Territory of Trieste a Paperopoli e Topolinia, sino a definirlo “giuridicamente frutto di fantasia e mai Costituito” (Vedi fig. 1 e link https://web.assemblyproject.org/2017/07/15/magistratura-disinformata-e-carte-didentita-del-tlt/).

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Salvo poi essere pesantemente smentiti sul sito del Tribunale di Trieste stesso che nelle ricostruzione storica del Palazzo di Giustizia, si sofferma ad analizzare il periodo della nascita del TLT, esordendo come segue:
“-Con l’accordo di Belgrado del 9 giugno 1945 tra anglo-americani e jugoslavi l’occupazione dei partigiani di Tito ha termine e si costituisce un Governo Militare Alleato, con a capo il maresciallo Alexander che scioglie il Tribunale del Popolo, si dichiara responsabile esclusivo in materia amministrativa e giudiziaria, ripristina la legislazione italiana anteriore all’occupazione tedesca, ed istituisce tre gradi di Tribunali militari alleati. Con Ordine Generale n.6 del 12 luglio conferma le autorità giudiziarie italiane esistenti fino all’8 settembre 1943 nel territorio occupato della Venezia Giulia (quindi non la Corte di Cassazione in Roma).
L’entrata in vigore del Trattato di pace con l’Italia (15 settembre 1947) determina una nuova fase politico-amministrativa: viene istituito il Territorio Libero di Trieste, sotto l’egida del Consiglio di Sicurezza dell’O.N.U., diviso nelle Zone A (sotto amministrazione anglo-americana) e B (jugoslava), al cui vertice vi è un Governatore, e con nuovi organismi istituzionali locali esecutivi e legislativi. Il Governatore, tuttavia, non viene mai nominato, di fatto prorogando un sistema provvisorio amministrato dai Comandi Militari Alleati.
La stipulazione del Memorandum d’intesa del 9 maggio 1952 a Londra determina l’ultima fase di governo del Territorio Libero di Trieste, definendo con precisione la struttura amministrativa interna del G.M.A.; un nuovo Memorandum d’intesa del 5 ottobre 1954, abolisce i Governi militari nelle zone A e B e sancisce il passaggio definitivo di Trieste all’amministrazione italiana. Anche l’organizzazione giudiziaria e la procedura applicata alle cause torna ad essere la stessa che nel resto della Repubblica”.
Visibile al seguente Link http://www.tribunale.trieste.it/informazioni/storia.aspx

Ora, se il Tdp del 1947 ha determinato una nuova fase politica e amministrativa ( come riportato sul sito del Tribunale), ha pure determinato la Costituzione del TLT come da ARTICOLO 21 del Trattato stesso che stabilisce:
• È costituito in forza del presente Trattato il Territorio Libero di Trieste, consistente dell’area che giace fra il mare Adriatico ed i confini definiti negli articoli 4 e 22 del presente Trattato. Il Territorio Libero di Trieste è riconosciuto dalle Potenze Alleate ed Associate e dall’Italia, le quali convengono, che la sua integrità e indipendenza saranno assicurate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
• La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito, cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato.
Ora come potersi fidare di coloro che negano l’evidenza?
In questo caso possiamo tranquillamente affermare che per la Magistratura italiana operante nel Territorio Libero di Trieste, ”QUASI TUTTI SONO UGUALI PER LA LEGGE!”

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