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Allegato VIII del Trattato di Pace del 1947- Questo sconosciuto!

L’azione legalitaria, che vari movimenti, impropriamente chiamati “indipendentisti” (ma si dovrebbero chiamare movimenti di Liberazione) hanno condotto in questi anni nel Territorio Libero di Trieste, hanno costretto la politica italiana ad ammettere che il Trattato di Pace (vedi ns. sezione documenti-  https://www.assemblyproject.org/documenti/ ) -esiste e per certi versi  potrebbe essere utilizzato per dare dei “Benefit” all’economia locale. Si fa esplicito riferimento al “famigerato Allegato VIII”, che negli ultimi anni tiene banco nei dibattiti politici e mediatici locali. La Politica italiana  sostiene che questo strumento eccezionale possa essere usato in modo isolato dalle altre disposizioni date da quel accordo internazionale che loro ed il loro stato si sono obbligati a rispettare e a far rispettare ,tramite la legge d’esecuzione 3054 del 25 novembre 1952,attualmente inserita nella raccolta delle leggi dello stato italiano (Gazzetta Ufficiale).vedi ns. articolo

Politici Italiani e TLT, ignoranza o malafede?

Partendo da questo presupposto, andiamo a spiegare perchè ,a nostro giudizio, consapevolmente si prendono in giro i cittadini del TLT.

L’articolo 85 del Trattato di Pace recita:
Le disposizioni degli Allegati VIII, X, XIV, XV, XVI e XVII, come
pure quelle degli altri Allegati, saranno considerate come parte integrante
del presente Trattato e ne avranno lo stesso valore ed effetto.

Conseguentemente, è vietato estrapolare da questo accordo delle parti che si pensa di utilizzare a proprio vantaggio violando in tal modo gli interessi generali. In buona sostanza, i Benefit derivanti dall’Allegato VIII sono a diritto esclusivo del Territorio Libero di Trieste e non dello stato italiano e nemmeno dai suoi organi!

Analizziamo l’Allegato:

L’allegato VIII, è composto da 26 articoli, in quasi la metà di questi, si menziona esplicitamente Il Territorio Libero di Trieste, non l’Italia,  inoltre, l’articolo 3 dell’ anzidetto vieta esplicitamente l’utilizzo di questi Benefit da uno singolo stato e più precisamente:

-1. La zona del Porto Franco comprenderà il  territorio e gli impianti delle zone franche del Porto di Trieste, entro i loro confini del 1939.
2. La creazione di zone speciali nel Porto Franco sotto la giurisdizione
esclusiva di uno Stato qualunque è incompatible con la figura del Territorio
Libero e del Porto Franco.

 

BENVENUTI NELL’ISOLA CHE NON C’E’!

 

 

 

 

 

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