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L’elemosina italiana al Territorio Libero di Trieste

La zona Franca di Trieste è un argomento che la Politica italiana usa scientemente per calmierare le istanze/azioni  che vengono intraprese dai Cittadini del Territorio Libero a difesa dei lori diritti civili/economici. Lo scrittore sloveno Bogdan Novak, scrisse nel suo libro “Trieste 1941-1954”:- “La questione del Territorio Libero di Trieste, tornerà prepotentemente alla ribalta nel momento in cui l’Italia entrerà in una forte crisi economica.”

Oggi con il debito italiano alla soglia dei 3000 miliardi di euro ed uno stato che si appresta a pagarne i relativi interessi a  quasi 100 miliardi all’anno, risulta evidente che per Trieste soldi da investire non ce ne sono più  e così si butta fumo negli occhi alla popolazione  proponendo fantomatiche agevolazioni  riportate negli accordi internazionali  che essendo a beneficio del Territorio Libero di Trieste, non possono essere usate dallo stato italiano.

La creatività intellettuale dei politici italiani scarseggia e nuove tecniche per contrastare l’avanzata “indipendentista” non ne trovano e si limitano a proporre le medesime tattiche e clichè.

Alla riprova di ciò, pubblichiamo questo discorso pronunciato  il 6 ottobre 1960  dal Muggesano Vittorio Vidali, il quale con tono molto remissivo, richiedeva, quasi elemosinando, la Zona Franca per Trieste, spiegando alla camera dei deputati italiani che la situazione economica a Trieste  era allarmante e che la concessione di questo strumento di sviluppo sarebbe stata determinante per le sorti del nostro territorio.

Con le conoscenza di oggi sappiamo perfettamente che ne lo stato, ne il governo italiano hanno i titoli per avviare una situazione di questo tipo

Documento al link sottostante, buona lettura.

Vittorio Vidali discorso alla camera per la Zona Franca di Trieste-1960

 

 

 

 

 

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