In un dibattito televisivo britannico, pubblicato il 22 maggio 2018 su YouTube (sotto il link), il noto parlamentare Jacob Rees-Mogg – voce importante sulla Brexit – commenta le possibili soluzioni al problema degli scambi commerciali tra Regno Unito ed Unione Europea in caso di no-deal Brexit (Brexit senza accordo) con il Dr Lorand Bartels, cattedra a Cambridge ed esperto di leggi internazionali and WTO.
La discussione nel video verte in particolare sull’articolo XXIV del GATT (strumento del WTO) e sul libero scambio tra paesi, che Rees-Mogg afferma di poter applicare ai rapporti tra Repubblica Irlandese ed Irlanda del Nord (che fa parte del Regno Unito). Il Dott. Bartels, al minuto 2:15 (circa) afferma chiaramente che quell’articolo si basa su un’eccezione, quella del Territorio Libero di Trieste, “the Free Territory of Trieste”.
A questo punto bisogna interrogarsi su alcuni quesiti che il video pone.
Primo fra tutti salta all’occhio come all’estero si discuta di Territorio Libero di Trieste con estrema tranquillita’, senza porre interrogativi sulla sua reale esistenza, ma dandola pacificamente per scontata. La Brexit inoltre ha incrementato notevolmente le discussioni relative al commercio internazionale, su scala mondiale, portando l’attenzione anche su Trieste, attenzione accresciuta successivamente dall’interesse relativo alla Belt and Road Initiative cinese (comunemente conosciuta come ‘Via della Seta’).
In seconda battuta, e’ chiaro come le regolamentazioni internazionali (e di conseguenza i diritti) relative al Territorio Libero di Trieste sono spesso sconosciute agli stessi cittadini e (forse?) agli amministratori locali. Sorge spontaneo chiedersi – a rischio di finire fuori tema – se esista un database ad hoc e chi ne ha accesso, e chi ha accesso ai resoconti di tutti gli incontri con esponenti stranieri (compresi quelli italiani) avvenuti negli ultimi decenni. Per quale motivo questi documenti non sono palesemente a disposizione della cittadinanza? In fondo tutte le persone che contano nel mondo sono a conoscenza del fatto che Trieste e’ un Territorio Libero amministrato temporaneamente dall’Italia, e ne parlano apertamente.
Ci puo’ essere solo un motivo per cui in Italia non se ne fa parola (anzi, spesso si minimizza o si nega), e spesso questo motivo e’ legato ai soldi. O alla paura. O entrambe. Sta solo ai cittadini di Trieste riconoscere che in questa paura sta la loro forza.