Byoblu in questo articolo ci ricorda del periodo storico del TLT e del Governo Alleato a Trieste nell’immediato dopoguerra, quando per combattere la disoccupazione venne istituito il SE.L.A.D., che sta per Sezione Lavoro Aiuto Disoccupati. Già dal nome si può intendere la natura sociale dell’iniziativa: dare una mano ai tanti disoccupati che si trovavano a Trieste e dintorni negli anni della ricostruzione. La città era ancora piena di macerie, e bisognava quindi rimettere a posto il tessuto sociale, economico e strutturale con l’aiuto di tutta quella potenziale manodopera. Questa iniziativa fu un vero successo, da prendere come esempio, e si basava su un concetto e un obiettivo molto semplice: tutti uniti per la rinascita. Oggi, visto il disastro occupazionale tamponato con gli ammortizzatori a fondo perduto (vedi RdC), questo metodo tornerebbe di nuovo utile a Trieste e ai suoi abitanti. Tutti potrebbero diventare utili, dal disoccupato all’immigrato, dal giovane senza speranza al meno giovane che ha perso il lavoro e vive di assistenza. La città potrebbe rifiorire, creando e migliorando le strutture utili alla collettività (impianti sportivi, teatri, strade, attività culturali, zone verdi ecc.)
“Risolvere problemi concreti della propria zona è una motivazione molto forte che porta grande impegno da parte della cittadinanza, con importanti ricadute sul tessuto sociale”
L’esperimento SE.L.A.D. termina nel 1954, ma rimane un episodio da tenere in considerazione, perché a Trieste fu creato un sistema virtuoso di “investimento che crea investimento”.
Imparare dal passato, non solo per difendersi dagli errori, ma per usare i metodi che sono risultati vincenti. Quest’ultimi, sepolti ottusamente da un’amministrazione successiva (quella italiana), porterebbero nuova linfa vitale al nostro Territorio.