Contestualizzando la situazione economica del Territorio Libero di Trieste e i nuovi assetti geopolitici che si stanno delineando all’orizzonte, non si può non individuare nel Trattato di Pace del 1947, una grande opportunità per queste Terre.
Considerando la ciclicità della Storia e alla Luce della “Brexit”, risulta quanto mai interessante L’opinione del Ministro degli esteri di Gran Bretagna, Ernest Bevin quando 26 luglio 1946 (nel pieno dei lavori della conferenza di Pace),parlando alla Camera dei Comuni a Londra, così si espresse sulla situazione del Porto dello Stato Libero di Trieste e sulla nostra città, “ Non Porto Strategico ma Emporio Commerciale”.
Continuando nel suo intervento così si espresse sulla situazione del Porto Libero di Trieste: “io sono un vecchio competente in materia di Trasporti è non riesco a togliermi dalla mente il pensiero che è desiderabile per un gran Porto di quel genere di essere sviluppato al punto di servire tutte le nazioni d’Europa centrale e meridionale e non già ad una sola nazione….una striscia di Territorio Garantito dalle Nazioni Unite, potrebbe costituire il punto d’incontro tra austriaci, slavi ed italiani….In qualunque caso il Porto deve essere internazionale , io sono propenso ad avviare il commercio europeo piuttosto verso il Mediterraneo che verso il Baltico ”
Alla Vigilia dei 300 anni dalla nascita del Porto Franco di Trieste, qualcuno queste cose dovrebbe tenerle a mente e ottemperare alle leggi che devono rilanciare questo Territorio!