Ieri, Martedi 1° Febbraio, il Presidente della nostra associazione, è stato assolto nel processo che lo vedeva imputato per aver esibito la carta d’identità del Territorio Libero di Trieste agli ispettori dell’Agenzia delle entrate, durante un controllo nella sede di un azienda che si riconosceva nelle disposizioni del Trattato di Pace del 1947.
La notizia dell’imputazione venne riportata dal quotidiano “Il Piccolo” di cui ne pubblichiamo uno stralcio.
Non solo la battaglia interna. Ora arrivano anche i guai con la giustizia per il neo-presidente del Movimento Trieste Libera, Vito Potenza. Colpa di una carta d’identità, non quella italiana, bensì quella del Tlt. Del Territorio libero di Trieste. Documento che il massimo dirigente degli indipendentisti ha esibito agli ispettori dell’Agenzia delle entrate durante un controllo nella sede della srl Missy. Ora, proprio quella carta d’identità è finita sotto sequestro e Potenza è indagato dalla Procura, segnatamente dal sostituto procuratore Federico Frezza, per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Per la falsificazione di documento valido per l’espatrio. Non è il primo caso: esistono già dei precedenti di aderenti al Mtl iscritti sul registro degli indagati per identico motivo…