Pubblichiamo un documento dove nel 2013, Aldo Praticello (PPE), in nome di una concorrenza leale, chiedeva alla Commissione Europea di abbattere i “privilegi” del Porto Internazionale di Trieste.
Ora gli stessi politici, decantano il potenziale dei Punti Franchi di Trieste dichiarandoli un “Unicum” italiano e sostenendo che al loro interno si possono trasformare le merci, etichettando il prodotto “Made in Italy”.
Come potersi fidare ora dei personaggi che per anni hanno promosso l’embargo a danno del nostro Porto?
Una città Porto, senza Porto non è più una città!
Distruggendo per decenni il polmone economico di Trieste, hanno fatto sì che il nostro Territorio perdesse 70.000 persone in 40 anni.