A volte per scuotere le menti non si puo’ essere politicamente corretti.
A volte bisogna guardare in faccia la verita’ per quella che e’, non per quella che ci ostiniamo a pensare che sia.
E la verita’ e’ che non stiamo vivendo in una democrazia. Ora gli stessi concetti di liberta’ e democrazia non esistono piu’ a partire dal primo lockdown.
Si puo’ ribadire che situazioni di emergenza richiedono misure urgenti, che la salute della popolazione e’ la cosa piu’ importante, anche piu’ della stessa liberta’.
Altri pero’ potrebbero obiettare che la liberta’ va oltre la salute, come dimostrano tutti quelli che sono morti in nome della liberta’.
Qui non si giudica le azioni o i pensieri di nessuno, ma ci si chiede se questa emergenza, oltre che combattere il virus, stia portando con se qualcos’altro.
Da quasi un anno i cittadini hanno perso la loro liberta’, divieti e coprifuoco erano inimmaginabili solo un anno fa. Anziche’ protestare, la popolazione si e’ unita per proteggere i piu’ deboli, ma per questo c’era davvero bisogno della polizia, dell’esercito, delle multe e delle minacce?
Bastava chiedere, come hanno fatto in altri stati, non imporre.
Successivamente la gente e’ diventata polizia di se stessa, sostituendosi alle forze dell’ordine, segnalando, condannando, aggredendo coloro i quali non sottostavano alle regole (illegali?) che venivano imposte.
La democrazia e’ finita, chissa’ se tornera’ mai. E se proprio dobbiamo dirlo, non e’ che la liberta’ arriva da sola: la storia insegna che e’ stata conquistata con il sangue e la vita di persone coraggiose.
Ma quando la si da per scontata, e’ facile farsela sfuggire senza accorgersene. Ci si sveglia una mattina, e non c’e’ piu’. Svanita!
Ci si augura che questa situazione duri poco, che l’emergenza si concluda in fretta. Si spera che questa sia una situazione temporanea, e che tutto torni come prima. E ci si augura che questo virus passi, che ci siano cure e medicine, che alla fine si possa di nuovo stare tutti assieme, come “prima”.
Chi e’ davvero certo che dopo l’emergenza tornera’ tutto come nel 2019, che avremo le stesse liberta’, che ci alzeremo una mattina e tutto sara’ finito, puo’ dormire sonni tranquilli.
Chi invece pensa che ci sia qualcosa di sbagliato, invece, dovrebbe agire!
Perche’ a differenza degli altri, noi a Trieste possiamo sganciarci da tutto questo, e – finita l’emergenza – possiamo veramente riavere la nostra liberta’ ed i nostri diritti garantititi.
Il futuro non e’ mai stato così incerto, facciamo si che questa incertezza non sia la nostra rovina, ma la nostra forza!