Disegni di Legge italici VS. Territorio Libero di Trieste

Il 3 novembre 1953, a Trieste, in occasione dell’anniversario dell’annessione della città del 1918, il sindaco Gianni Bartoli contravviene al divieto del generale Thomas  Winterton, esponendo la bandiera tricolore dal pennone del Municipio. Da questo fatto ne derivarono gli scontri del 5 e 6 novembre ed i relativi morti. A detta di alcuni, le tensioni furono da attribuire all’allora Governo Pella.

Pubblichiamo questo Disegno di legge ,reperito dai nostri ricercatori, sempre del Governo Pella, del 23 ottobre 1953 (qualche settimana prima degli scontri) ,dal quale si evince chiaramente come l’atteggiamento dei futuri “Amministratori” fosse fortemente discriminante nei confronti dei cittadini dl Territorio Libero di Trieste che volevano finalizzare il TLT.

Il documento, affrontava l’applicazione delle “Norme a favore del personale delle pubbliche amministrazioni nel Territorio Libero di Trieste”, le quali erano fortemente sbilanciate a favore dei cittadini italiani.

All’art.2, si parla chiaramente di “ Disposizioni applicate, purchè in possesso della cittadinanza italiana “,evidentemente questi benefici erano preclusi  ai cittadini del TLT.

Mentre all’art.4, si stabilisce che dai presenti benefici, venivano esclusi coloro che avessero compiuto atti determinanti ad impedire il ritorno del Territorio Libero di Trieste all’Italia.

Qualche mese dopo, la Parola “LIBERO”  fu tolta, in quanto dal  26 novembre 1954 Liberi non potevamo esserlo  più!