Riportiamo un articolo de “Il Piccolo” di Trieste, dove si legge che l’Avv. Giuseppe Turco mette in dubbio “la validità giuridica del Trattato di Osimo del 1975, la sua dichiarazione di sana e robusta costituzionalià, con un quesito inedito: se per l’articolo 5 della Costituzione «la Repubblica è una e indivisibile» perché allora è bastato un passaggio parlamentare ordinario e non speciale per ratificare il distacco della “Zona B” previsto da quel Trattato, avallando di fatto una modifica alla Costituzione stessa? Altro che Osimo in dubbio per la fine dell’ex Jugoslavia, cioè uno dei due soggetti firmatari, come si dibatteva dopo il ’92. Qui, insomma, siamo davanti a un presunto controsenso tutto italiano.”
Questo è il link della pagina web del giornale dove potete trovare l’articolo in questione.
A corredo, inseriamo la riposta a un’interrogazione scritta al Parlamento Europeo che definisce Osimo un accordo bilaterale: “Come l’onorevole Parlamentare saprà, il Consiglio non è in grado di interpretare gli accordi bilaterali e di accertare le eventuali violazioni del diritto comunitario. Ai sensi del trattato CE, il compito di assicurare che gli Stati membri rispettino i loro obblighi ai sensi della legislazione comunitaria spetta alla Commissione, che è inoltre competente per accertare le eventuali violazioni e promuovere l’azione giudiziaria quando ritiene che uno Stato membro non rispetti i suoi obblighi. La tutela dell’ambiente costituisce uno degli obiettivi fondamentali della Comunità europea. La politica ambientale della CE è fondata sui principi di precauzione e di azione preventiva… [omissis]