https://www.un.org/press/en/2000/20000317.dev2234.doc.html
17 Marzo 2000, un rapporto delle Nazioni Unite evidenzia le criticità dell’Italia in relazione alla bassissima crescita demografica e si concentra su queste due tendenze sorprendenti e critiche, la relazione esamina in dettaglio il caso di otto paesi a bassa-fertilità Francia, Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Federazione Russa, Regno Unito e Stati Uniti e due regioni Europa e l’Unione europea.
Vengono considerati scenari alternativi per il periodo 1995-2050 e, mettendo in evidenza l’impatto che i vari livelli di immigrazione avrebbero sulla dimensione della popolazione e il suo invecchiamento.
I principali risultati di questo rapporto sono :
i prossimi 50 anni, le popolazioni dei paesi più sviluppati sono proiettati a diventare a causa di bassa fertilità e maggiore longevità più piccoli e più vecchi.
Al contrario, per la popolazione degli Stati Uniti si prevede un aumento di quasi un quarto.
Tra i paesi presi in considerazione nel rapporto si prevede per l’Italia il più grande declino della popolazione in termini relativi, perderà il 28 per cento della sua popolazione tra il 1995 e il 2050.
Nel rapporto si sostiene inoltre che il calo demografico è inevitabile in assenza di migrazione sostitutiva. La fertilità potrà avere un rimbalzo nei prossimi decenni, ma in pochi credono che si riprenderà a sufficienza nella maggior parte dei paesi per raggiungere il livello di sostituzione nel prossimo futuro.
In poche parole è in atto una sostituzione di popoli.